Tutte le civiltà, fantasy o reali che siano, sviluppano prima o poi la necessità di reclutare nei propri ranghi una schiera di accademici, alchimisti, matematici e chi più ne ha più ne metta. Quando nessuno degli esperti di corte sa più rispondere alle mille domande dei propri sovrani fa la sua comparsa il mago: egli è fondamentalmente un esperto di magia che fa della ricerca e dello studio dell’universo arcano la propria ragione di vita.

Quando nessuno degli esperti di corte sa più rispondere alle mille domande dei propri sovrani fa la sua comparsa il mago.
Non è raro che i maghi, quando guadagnano la fiducia del proprio signore, diventino consiglieri o addirittura ministri presso i governi locali; normalmente però essi preferiscono la vita da girovaghi proprio perché il loro vero scopo è la ricerca di antiche conoscenze o tomi che si credevano perduti.
A seconda del loro allineamento, i maghi possono essere tanto rispettati quanto temuti: nel primo caso le arti che praticano sono a tal punto preziose per i villaggi che visitano da essere trattenuti come esperti ben stipendiati, nel secondo caso il potere che potrebbero scatenare contro coloro che si oppongono alle loro ambizioni è talmente grande da impedire la nascita di forti opposizioni. In base alla tipologia di universi che i giocatori si accingono a esplorare, i maghi possono disporre di imponenti arsenali e differenti scuole di magia: quest’ultime consentono di specializzare la propria lista di incantesimi e di potenziare gli effetti delle tante invocazioni.
Tuttavia non è raro che arcimaghi di lungo corso si dimostrino abili nello gestire più di una scuola di magia, rendendoli maggiormente temperati – data la vasta conoscenza di cui possono disporre – o pericolosamente ambiziosi. Le loro grandi capacità nel campo del sovrannaturale sono bilanciate da una scarsa inclinazione per le abilità militari, che vengono volutamente ignorate poiché viste come arti misere e proprie dei rozzi: non a caso, i veri nemici di un qualunque studioso sono l’ignoranza e l’ottusità.
Non è raro che i maghi dispongano di un famiglio, un animale che funge da aiutante o che può alla bisogna proteggere le spalle del proprio padrone. Gli apprendisti possono essere normalmente visti con esseri di piccola o media taglia, i più esperti sono in grado di gestire anche creature grandi o addirittura mastodontiche. Il famiglio può dimostrarsi un’ottima risorsa anche nel caso in cui il mago decida di esplorare sotterranei bui e privi di alcuna mappatura poiché gli animali sviluppano una buona inclinazione verso il naturale istinto di sopravvivenza, che spesso viene potenziato dallo stesso arcanista.

Tuttavia non è raro che arcimaghi di lungo corso si dimostrino abili nello gestire più di una scuola di magia.
Capire le intenzioni di un mago è difficile tanto quanto capire la sua natura etica: questo perché essi non sono interessati alla morale del mondo in cui vivono, preferiscono spendere tutte le proprie energie nell’ accrescimento della propria biblioteca e nel miglioramento dei propri esperimenti. L’alchimista tutto fare a lavoro presso una comunità di artigiani e contadini è un esempio di mago buono, il demonologo che pianifica un’invasione multiplanare è il tipico mago malvagio.
Se preferite rinfoderare le armi e scegliere i vostri incantesimi, il mago è la professione che fa per voi.
Ma siete davvero sicuri di poter accettare la sfida?