Navigando in rete è facile imbattersi in nuovi MMORPG molto spesso: dopotutto ne vengono lanciati diversi ogni anno, anche se spesso non sembrano differenziarsi molto l’uno dall’altro. Ebbene, per i gamers che si fossero stufati della monotonia del genere, c’è una novità da tenere sott’occhio: si tratta di Chronicles of Elyria, un titolo in corso di sviluppo presso lo studio Soulbound, fondato nel 2015 da Jeremy Welsh proprio per dar vita a questo gioco, e che attualmente è alla ricerca di finanziamenti su Kickstarter. Perché questo MMORPG meriterebbe la nostra attenzione? Chronicles of Elyria, come affermato dai suoi stessi sviluppatori, ha in sé delle caratteristiche che le grandi case di produzione evitano di inserire nei loro prodotti, intimorite dall’idea che introdurre meccaniche diverse da quelle classiche possa condurle a un fallimento commerciale.
La prima particolarità, quella più eclatante e che salta subito all’occhio, è il fatto che nel gioco si muoia di vecchiaia. Prima di cominciare, si acquisterà un oggetto chiamato “Spark of Life” in grado di permettere al giocatore di creare il suo avatar. Il personaggio partirà dall’età base di 15 anni, per arrivare intorno ai 100 durante il tempo di gioco. Il ciclo vitale di ogni pg varierà, nel mondo reale, dai 12 ai 14 mesi, prima di condurlo a una morte permanente. Il processo che causerà la dipartita definitiva sarà ulteriormente accelerato da ogni decesso “in game” (cioè causato dal mondo in cui ci si trova e non dall’avanzare del tempo): la mente dei giocatori, quindi, non dovrà solo concentrarsi sul salire di livello, ma anche sul costruirsi una strategia per allungare quanto più possibile la propria esistenza.
Certo, l’idea di creare un personaggio, prendersene cura, crescerlo e poi vederlo morire di vecchiaia dopo circa un anno può non essere delle più affascinanti. Dopo tutta la fatica fatta, d’altronde, cosa resterebbe del nostro percorso? Beh, tutto in realtà: se il corpo “fisico” del personaggio invecchierà e morirà, lo stesso non varrà per l’anima. Lo spirito potrà essere, infatti, riutilizzato dal giocatore, facendolo reincarnare in un nuovo avatar, che potrà essere un discendente di quello precedente o qualcuno di totalmente diverso, a propria discrezione. Ogni nuovo personaggio generato partendo da un’anima pre-esistente partirà con caratteristiche potenziate, perché più vite vivrà uno spirito, più sarà in grado di migliorare a ogni sua reincarnazione. Ma non è tutto: il mondo di gioco continuerà a evolversi, cambiando di giorno in giorno, così che non ci si trovi mai ad affrontare le stesse quest. La politica in-game, le risorse, le città: tutto subirà delle modifiche in base alle azioni dei giocatori stessi. Volete costruire e popolare un villaggio? Si può. Avete sempre desiderato governare un regno? Con un po’ di impegno, si può raggiungere anche quell’obiettivo. Vi piacerebbe vivere da bardo girando per il mondo? Niente ve lo impedisce, e il vostro nome, una volta morti, sarà ricordato nei secoli assieme alle vostre storie. Qualcuno invece ha voglia di creare un impero industriale, diventare mercante oppure cartografo? Anche questo è possibile: il crafting qui non sarà basato sulla semplice pressione di un tasto, ma richiederà abilità e impegno, e si svolgerà attraverso dei minigiochi. Allo stesso modo i combattimenti non si baseranno tutti su specifiche spell da usare, ma i giocatori potranno sviluppare il loro stile personale a seconda di come decideranno di muoversi e interagire con l’ambiente circostante. Certo, sempre che non si muoia di fame o freddo prima, perché anche questo può succedere in Chronicles of Elyria, proprio come si può ingrassare troppo e non riuscire più a entrare nell’armatura, o perdersi perché le città hanno cambiato nome nel tempo. In pratica sarà come essere in un mondo quasi vero, ma fantasy. Intrigante, no?
Ve la sentireste, voi, di rischiare il tutto per tutto per la gloria e la vostra anima immortale? In caso di risposta positiva, non vi resta che contribuire alla campagna crowdfunding del gioco, recandovi qui!
– Caterina Gastaldi –