Un paio di giorni fa stavo parlando con Ondrej Strasky riguardo ai team del World Magic Cup e sulla qualità dei giocatori che vi hanno preso parte. La conversazione alla fine è arrivata al punto in cui mi ha chiesto quali fossero andati bene, e ho risposto secondo il mio parere. Sembrava sorpreso e ha chiesto perché. Una buona domanda, non è vero? Sappiamo tutti quali giocatori consideriamo grandi e quali consideriamo meno grandi, ma è difficile spiegare esattamente perché. Ho giocato contro e ho studiato così tanti buoni giocatori che penso di avere una buona idea di chi sia grande e chi non lo sia, ma la mia conversazione con Ondrej mi ha fatto pensare circa gli elementi che mi hanno portano ad azzardare una frase del genere. Quindi:
Cosa rende un ottimo giocatore di Magic un grande? Cosa lo separa dall’essere solo un “buon giocatore”?
Ondrej pensava che un grande giocatore potesse essere colui che durante un torneo faceva pochi errori. Chi effettuava, infatti, un sacco di errori stupidi, non poteva essere un grande giocatore. Non sono d’accordo con lui. Per me, un grande giocatore è uno che capisce quello che sta succedendo in un gioco, e ha buoni motivi per fare alcune scelte. Un grande giocatore è uno che sa come vincere la partita, e sviluppa un piano per ottenere il risultato desiderato. Fare un errore può fare del male durante una partita, ma fondamentalmente non capire come Magic funzioni (non sapendo quando essere aggressivo, quando le carte valgono più dei punti vita, e così via), farà del male ad ogni partita.
I grandi giocatori hanno un piano
I migliori giocatori di Magic sono strategicamente attivi. Trattano tutto il match come un’unica partita, e non una sequenza individuale di turni; hanno un piano, che adattano a seconda dello stato del gioco, e ogni azione che fanno promuove questo obiettivo, dal deckbuilding, al mulligan, alla sideboard. Questo piano si basa generalmente su una visione di come vinceranno la partita. Eppure, sanno che è possibile che il loro piano o un obiettivo debba cambiare, a seconda di come stanno andando le cose durante il match. Se si conosce il proprio piano, si sa anche che cosa sia importante, e quindi si sa a cosa si dovrebbe dare la priorità.
Un buon giocatore solitamente blocca un 5/1 con 1/1, perché è l’opzione più logica. Un grande giocatore farebbe la stessa scelta nel 95% dei casi, ma riuscirebbe anche a identificare quel 5% dei casi in cui salvare un 1/1 sia più prezioso che perdere 5 punti vita.
Credo che, nella maggior parte dei casi, una volta che si abbia un obiettivo non sia difficile trovare il modo migliore per raggiungerlo. Per esempio, immaginate i vostri avversari che attaccano con un 5/5 Travolgere, e che voi disponiate di un 3/3, un 0/1 e un 2/1. Se vi dico qual’è l’obiettivo del vostro gioco, allora probabilmente capirete quale sia il miglior modo di bloccare una creatura del genere:
- Se l’obiettivo è quello di non prendere alcun danno, bloccherete con tutte le vostre creature;
- Se l’obiettivo è quello di uccidere il 5/5, bloccherete con il 3/3 e il 2/1;
- Se l’obiettivo è quello di prendere un massimo di 3 danni, pur salvando il maggior numero di creature possibile, bloccherete con il 3/3.
- Se l’obiettivo è quello di prendere il minor danno possibile lasciando la creatura con 3 di forza in gioco, bloccherete con il 2/1 e lo 0/1.
Queste sequenze non sono difficili, bisogna solo fare due calcoli di matematica. La parte difficile è nella comprensione di quale dovrebbe essere il vostro obiettivo. Chiunque può dire che, se l’obiettivo è quello di prendere il minor danno possibile lasciando una creatura con 3 di Forza in gioco, bisognerebbe bloccare con il 2/1 e lo 0/1, ma quante persone possono dire quando questa strategia vada applicata? Questo è quello a cui i grandi giocatori pensano. Capiscono e conoscono i loro obiettivi, il loro piano, molto più di altri giocatori, e tutto ciò che fanno ne è conseguenza. I grandi giocatori hanno anche buone ragioni per svolgere il loro gioco. Per me, quello che si fa non è importante quanto il motivo per cui lo si sta facendo. Se si sta facendo la mossa giusta per le ragioni sbagliate (o per motivi sconosciuti), non si dà un valore significativo di quanto si sia bravi (a meno che, naturalmente, il motivo non abbia senso e/o ci si sbagli ogni volta). Se si fa un gioco che secondo me è sbagliato, ma il ragionamento ha un senso, allora mi impressionerò di più, perché significa che si ha la giusta mentalità e quell’errore è molto più facile da risolvere. Personalmente faccio giocate sbagliate tutto il tempo, ma sarà difficile che tu mi possa chiedere “Perché hai fatto questa mossa?” e io non abbia assolutamente nessuna ragione da sottoporti, perché io penso a quello che faccio.
Con questa prima parte abbiamo presentato il punto di vista di Paulo Vitor Damo da Rosa, che potrete trovare nella sua versione originale cliccando su questo link, su cosa rende un giocatore di Magic un campione. Ma voi cosa ne pensate? Cosa rende un player un grande player? Scrivetecelo nei commenti.
Tradotto da -Vincenzo Mirra-