Cecilia Randall, scrittrice Mondadori di cui abbiamo parlato di recente recensendo il suo libro “Millenno di Fuoco, Seija“, è venuta a trovarci per raccontare un po’ di sé. Non perdete questa intervista!
Benvenuta su Isola Illyon, Cecilia, la redazione tutta ti ringrazia di essere qui con noi. Vuoi parlare un po’ di te ai nostri lettori? Com’è cominciata la tua carriera di scrittrice?
Grazie a voi per avermi invitato. È un piacere essere qui. Ho esordito nel 2006 grazie all’editore Giunti che ha creduto tantissimo nel mio primo romanzo, Hyperversum. Ho sempre avuto mille storie nel cassetto, ma non avevo mai pensato per davvero di sottoporne una agli editori finché alcuni amici non hanno insistito così tanto da convincermi. Hyperversum mi sembrava l’unico mio romanzo abbastanza maturo da poter essere giudicato da professionisti del settore, così ho ricorretto e preparato il manoscritto con la massima cura possibile e l’ho spedito alle case editrici, senza aspettarmi niente a parte un “No, grazie”. E invece… eccomi qui. Dal 2007 al 2009 sono usciti gli altri due romanzi della stessa serie: Hyperversum – Il Falco e il Leone e Hyperversum – Il Cavaliere del Tempo, sempre per Giunti. Nel 2010 è arrivato Gens Arcana con Mondadori e oggi Millennio di Fuoco. Sono molto fiera di ciascun volume.
Abbiamo da poco letto e recensito il primo volume di Millennio di Fuoco, Seija. Come è nata l’idea di questa nuova serie?
Sono sempre stata affascinata dalle profezie catastrofiche dell’Anno Mille e mi sono chiesta “e se nel 999 d.C. fosse davvero accaduto qualcosa di apocalittico? Come sarebbe il nostro mondo oggi?”. E così è nata l’idea di base di Millennio di Fuoco, ma devo dire che al suo interno sono finite anche tutte le suggestioni del Romanticismo tedesco che ho studiato e amato tanto negli anni del liceo e dell’università. L’uomo che si danna per amore o per vendetta, che supera i propri limiti; le passioni assolute, titaniche; le leggende delle foreste del centro Europa con i loro mostri, spettri e anime in pena. Amore e morte legati insieme indissolubilmente.
Cosa puoi anticiparci in relazione al secondo volume? È già stata decisa la data di uscita?
Il volume si intitolerà Millennio di Fuoco, Raivo e uscirà presumibilmente nell’autunno 2014. L’ho già scritto e consegnato, e aspetto solo di iniziare il lavoro di editing. Non posso anticiparvi molto perché rischierei di fare spoiler a chi ancora non ha letto il primo volume! Posso dirvi però che la posta in gioco per tutti i personaggi, protagonisti e antagonisti, si farà ancora più alta, mentre si avvicina la fine del secondo Millennio, tra intrighi e battaglie sempre più spietate.
Parliamo dei personaggi, principalmente di quelli relativi a Millennio di Fuoco. Com’è il tuo rapporto con loro? Qualcuno ti ha creato delle difficoltà? E il pubblico quali pareri ti ha lasciato in merito?
Adoro tutti i miei personaggi. Sempre. Anche i cattivi. Ho una passione per Folco di Gens Arcana, tanto per intenderci. In genere vado d’amore e d’accordo con loro, ma Seija ha fatto eccezione. Sarà perché è la mia prima protagonista femminile, ma ho impiegato parecchio per capirla e riuscire a rappresentarla sulla carta. Devo dire però che la fatica è stata ampiamente ripagata, perché Seija sta piacendo tantissimo ai lettori, come donna e come guerriera. Anche Raivo non è da meno. Stavolta l’antagonista si sta accaparrando il favore del pubblico e non solo dell’autrice!
Ho visto dei bellissimi disegni in merito al Millennio di Fuoco, sei anche un’illustratrice?
Lavoro come grafico per il web e in quel campo mi capita di realizzare illustrazioni insieme al layout per un determinato sito, ma niente di più. Fuori dall’ufficio disegno per passione e mi piace raffigurare i miei personaggi. Il mio sogno segreto era quello di diventare fumettista.
Dicci qualcosa in più sulle altre tue opere, Hyperversum e Gens Arcana.
Millennio di Fuoco è un’ucronia perché mi sono divertita a immaginare una Storia alternativa, Hyperversum e Gens Arcana sono invece ambientati in periodi storici veri, pur rimanendo entrambi romanzi fantastici. Nei tre Hyperversum un gruppo di ragazzi dei nostri giorni, appassionati di giochi di ruolo, viene catapultato in Francia nel 1214 e deve lottare per sopravvivere nel Medioevo di Filippo Augusto e Giovanni Senza Terra. In Gens Arcana Valiano, discendente di una stirpe di uomini capaci di dominare il potere degli elementi, lotta per salvare se stesso e suo fratello minore Angelo dal cugino Folco, deciso a sbarazzarsi dei parenti per ottenere il controllo totale del potere della famiglia. Il teatro delle loro vicende è Firenze nel 1478, in pieno Rinascimento. Scorrerà molto sangue, tra l’intervento dell’Inquisizione, lotte feroci tra creature elementali dotate di poteri sovrumani e, non ultima, la famigerata Congiura dei Pazzi ai danni di Lorenzo il Magnifico.
Hai altri progetti in cantiere? Se sì, quali? Cosa hai in serbo per il tuo pubblico per il 2014?
Per ora mi sto riposando e vado a caccia di nuove idee per il 2015. Nel 2014 usciranno Millennio di Fuoco, Raivo e l’antologia Orologi senza tempo a cui ho partecipato con un racconto.
Ho letto sul tuo sito in merito a un progetto in collaborazione con gli organizzatori della fiera del fumetto Cavacon. Di cosa si tratta? Possiamo sperare di incontrarti di persona a questo evento?
Purtroppo temo che non riuscirò a partecipare al Cavacon e mi dispiace tantissimo. L’antologia “Orologi senza tempo” è un’iniziativa molto bella, organizzata dal Cavacon e patrocinata dalle Edizioni NPE, il cui ricavato andrà in beneficenza per la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, quindi invito tutti i lettori a tenerla d’occhio e a parlarne in giro. L’antologia sarà presentata in anteprima assoluta il 4 gennaio al Cavacon e insieme al mio racconto troverete quelli di illustri colleghi come Barbara Baraldi, Francesco Falconi, Leonardo Patrignani, Emma Romero, Licia Troisi ed Emilio Zàgara, mentre la copertina è di Paolo Barbieri.
Qual è il tuo rapporto con la tua casa editrice? Daresti un consiglio a quanti vogliono diventare scrittori?
Sia con Giunti che con Mondadori il rapporto è stato ed è ottimo. Lavorare con redazioni e professionisti del loro calibro mi insegna qualcosa di nuovo a ogni romanzo e di questo sono grata a tutti loro. Agli aspiranti scrittori consiglio di non avere fretta. Prima leggete, scrivete, correggete, leggete, scrivete, correggete. Metteteci tutto l’impegno di cui siete capaci e metteteci il cuore. Non scrivete ciò che va di moda, scrivete ciò che vi piace. Se non c’è passione in quello che scrivete, il lettore (e l’editor prima di lui) se ne accorgerà.
Conoscevi già il nostro sito o è la prima volta che approdi sulle nostre sponde? Cosa pensi del nostro operato e dei siti di questo genere?
Vi conoscevo già perché ho fatto qualche capatina da voi in incognito altre volte! Lavorando per il web otto ore al giorno non posso che essere favorevole all’opera dei blogger che in rete si dedicano a parlare di libri con passione e professionalità, perché pur con mille impegni (studio, lavoro, impegni di famiglia) ci aiutano come autori a far conoscere i nostri libri e come lettori a scoprire opere meritevoli di essere lette e che a volte restano sconosciute solo perché non pubblicizzate a dovere nei canali tradizionali. Grazie per il vostro lavoro. Continuate così!
Ultimo, ma non meno importante. Lasci un saluto ai nostri lettori e un messaggio al nostro pubblico?
Innanzitutto, grazie a chi ha seguito fino in fondo questa intervista, a chi ha letto o leggerà i miei libri e soprattutto grazie a voi che animate e frequentate tutti i luoghi virtuali in cui si parla di libri e si mantiene viva la passione per la lettura. Non smettete mai.
E poi buon Natale, buone feste e un fantastico anno nuovo a voi e i vostri cari. Che il 2014 porti salute, serenità, gioia e… tanti buoni libri!
-Eleonora Carrano-